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sabato 28 marzo 2020

"Dizionario Disney" - "Il Melograno" (1980)


Ad un mercatino, quando ancora esistevano, ho trovato questo cartonato Disney pubblicato in Italia nel 1980, che fu la mera traduzione della sua versione statunitense uscita nel 1971 dal titolo "The Giant Walt Disney World Book". Avendo trovato un sito con le immagini della versione originale, ho appurato che è identico, se non per la traduzione e lo sfondo della copertina che è rosso, invece che giallo.
Più volte ho commentato nel blog che il materiale editoriale inerente i cartoni animati giapponesi pubblicati in Italia tra il 1978 e la metà degli anni 80 fu, tranne qualche sparuta eccezione, di bassa qualità: traduzioni approssimative; disegni abbastanza osceni; nomi a caso; trame inventate di sana pianta; rilegatura debole; etc etc

A dire il vero, questa bassa considerazione per i piccoli fruitori di cartonati e/o fumetti, valeva anche per il materiale non giapponese, ad esclusione della Disney, che metteva in commercio libri sempre ben fatti.
Per quanto riguarda questo cartonato, mi pare di notare una cura dei disegni un po' scarsa, ma forse la mia sensazione è data dal fatto che il "character design" di Paperino e soci risulta essere quello dell'anno di pubblicazione negli Usa, cioè il 1971. Ovviamente il tratto dei personaggi è mutato in quei nove anni, e noi bambini del 1980 eravamo abituati ad un Paperino un po' differente. Alice, invece, è identica a quella del lungometraggio d'animazione, perché la sua immagine rimase cristallizzata in quel film, mentre altri personaggi si sono graficamente evoluti.
Direi che il target del cartonato era per dei bambini di una età molto inferiore alla mia nel 1980, ciononostante l'ho trovato gradevole, seppure con 40 anni di ritardo.
Uno dei meriti raramente riconosciuti ai cartoni animati giapponesi è quello che ponevano la figura femminile non più in secondo piano rispetto a quella maschile. Intere serie avevano come protagoniste bambine, ragazze o donne, e quando queste erano comprimarie, il loro ruolo era simile a quello dei personaggi maschili. Anche le femmine animate giapponesi combattevano, davano il loro apporto, suggerivano strategie, salvavano l'eroe.
Hiroshi Shiba senza Miwa Uzuki, è solo una testa, alcuni aggiungerebbero di caxxo...
Se oggi, nei prodotti per bambini, questa parità d'eroismo e protagonismo femminile è normale, non lo era affatto tra la fine degli anni 70 ed i primi anni 80, e questo cartonato (seppure un po' antecedente) ne è una bella prova.
Nelle due pagine dedicate al "Giorno del bucato" vediamo Minni indaffarata in tutte le operazioni del caso, dal cambiare le lenzuola fino a stirare, senza dimentica stendere il bucato. La poverina conclude la giornata esausta su una poltrona.
Poco dopo ci si concentra sulle attività "Nel garage", inteso come "dal meccanico", e tutti i personaggi sono maschili   ^_^
Sono 123 le pagine del cartonato, qui sotto metto le due pagine dell'indice.
Il libro inizia con "Al mattino" ed ovviamente termina con "L'ora di andare a nanna", in mezzo una moltitudine di attività, alcune delle quali mi son reso conto essere ormai scomparse, come andare all zoo (fortunatamente).







Mi pare che sia Paperino che Topolino siano un pelino sciatti come disegno.


Anche in questo caso ci sono personaggi tratteggiati meglio ed altri quasi approssimativi, tipo il Topolino che suona la chitarra.


Bambina che leggi il cartonato, sappi che un giorno tutto questo sarà tuo  ^_^


 Bambino che leggi il cartonato, sappi che un giorno tutto questo sarà tuo  ^_^


L'orsetto Winny Puh, mai sopportato neppure da bambino, ha il morbillo.
Il morbillo è una malattia infettiva che in tempi antichi ci venne trasmessa dai bovini, cioè fece il salto di specie.



A Milano c'ero lo zoo di porta Venezia, dove ore c'è un parco, da bambini ci si andava spesso, con la scuola o con la mamma. Oggi gli zoo cittadini sono per fortuna scomparsi in Italia, rimangono purtroppo gli zoo safari.


Papà Disney te lo stava dicendo, il bambino buono si addormenta subito senza rompere i maroni... non vuole neppure che gli venga raccontata una favola, non infastidisce il genitore.
Da notare la porta tonda in stile Hobbit   :]



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