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martedì 18 dicembre 2018

"Petrol gioco magnetico sulla ricerca del petrolio" - Clementoni (1975)



Con il Petrol della Clementoni ho concluso il trittico dei giochi in scatola anni 70 ispirati agli idrocarburi liquidi, i cui due altri titoli sono:
Petropolis
"Oro Nero, il gioco del petrolio"

Non è poi tanto curioso che in un lasso di tempo relativamente breve, dal 1975 al 1978, venissero messi in commercio ben tre giochi in scatola a tema petrolifero, e due di questi praticamente nel medesimo anno (1975: Petrol ed Oro Nero). Infatti il petrolio era, immensamente più di oggi, al centro delle notizie nazionali ed internazionali. Nel 1973 c'era stato lo shock petrolifero, che a fine anno diede avvio in Italia al programma di austerità, che prevedeva, per esempio, le prime domeniche a piedi della storia italiana.
L'Arabia Saudita passò dall'essere una nazione praticamente sconosciuta, al diventare lo spauracchio degli automobilisti. La sigla Opec divenne comune, simbolo di prezzi più alti alla pompa di benzina e di aumento dell'inflazione. Gli sceicchi facevano paura, e non perché compravano il PSG o il City, oppure perché sponsorizzavano gruppi terroristici islamisti (cosa che già facevano...), ma perché avevano deciso di smettere di farci pagare poco il petrolio   ^_^
Leggendo la carta stampata dell'epoca ho notato i toni apocalittici dei giornalisti, che prevedevano per il futuro (cioè oggi) prezzi del petrolio esorbitanti per l'esaurirsi dei giacimenti petroliferi. Le cose, tanto per cambiare, non sono andate proprio come vaticinato, però ci sono rimasti Petrol, Oro Nero e Petropolis con cui giocare  :]
Questo gioco di società lo aveva un amico del cortile, non ci giocammo tantissime volte, ma lo trovai subito bellissimo. Oltre ai personaggi Disney, che prima dell'avvento di Goldrake quasi monopolizzavano il mondo dei bambini, la meccanica di gioco, seppur semplice, era assai divertente.
Da notare che i tre giochi petroliferi (Petropolis, Oro Nero e Petrol) non sono copie uno dell'altro, sono giochi ben distinti, con regole e metodi di giochi differenti, ognuno di questi punta su aspetti propri non presenti negli altri, o presenti solo marginalmente.




La Clementoni ebbe l'ottima intuizione di relegare il piano di gioco all'interno della confezione, in questo modo la scatola risulta più compatta, mancando del classico tabellone ripiegato in due. I soldi sono allocati nel loro scompartimento, idem per la carte da gioco.
Quindi bastava aprire la confezione e si poteva già giocare con Petrol, l'allestimento del gioco era quasi pari a zero.
Causa le ridotte dimensioni del piano di gioco, il tabellone, ad una occhiata iniziale, risulta un pelino caotico, ma basta farci un po' di abitudine per apprezzarne la fantasia.
Ma qual era il punto forte di Petrol?
Potevi effettuare le trivellazioni dei pozzi petroliferi, e se ci fosse stato il petrolio, questo sarebbe zampillato fuori!!!   



         

Oggi parrà una banalità, però ai tempi era stupendo poter ruotare la manopolina, incrociando le dita nella speranza di trovare il petrolio.





Ovviamente il segreto sulla presenza o meno del petrolio nei tuoi giacimenti, era dato dalle classiche calamite poste sotto il tabellone di gioco. Ed è questo il motivo per cui alla Clementoni scelsero, rispetto a tutti gli altri loro giochi in scatola della Disney, un tabellone così piccolo, dato che la parte inferiore presentava il meccanismo che simulava la presenza dell'oro nero.










Adoro questo tabellone di gioco, strapieno di caselle, icone, frecce, colori, personaggi, cisterne e chi più ne vede ne metta  :]
Assomiglia parzialmente a quello che la Editrice Giochi pubblico con "Il gioco del west (a 3 dimensioni)" nel 1974. 




Ottimo anche il regolamento, chiaro, preciso, non contestabile. Visto che un regolamento interpretabile, in un ambiente molto competitivo e poco incline alla mediazione, come quello di un quartiere popolare, può causare grosse tensioni   ^_^












Le poche volte che ho giocato ricordo che c'era la gara a non prendere nonna Papera, piuttosto Rockerduck, ma non nonna Papera...



I dadi racchiusi in una scatolina di plastica trasparente non erano una peculiarità di questo gioco, ricordo che erano occasionalmente presenti in vari giochi in scatola, poi, forse per risparmiare sui costi, si preferì lasciare i dadi sciolti.
La presenza della scatolina di plastica evitava qualsiasi questione sul numero del dado, sull'aver o meno fatto girare i dadi abbastanza, su qualsivoglia tentativo di addomesticare il numero finale.




La prima traccia di Petrol che io ho trovato in un catalogo di giocattoli è del 1975:
Catalogo DAG (Distribuzione Associata Giocattoli) 1975 - PRIMA PARTE




4 commenti:

  1. Bellissimo gioco da tavolo, ora so che la risposta è al 99% un no, ma sulla scatola ci sono indicazioni su chi è che ne ho curato la grafica?

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    1. Ho controllato per bene il coperchio, ma non c'è nessuna firma o ghirigoro di nessun tipo.

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