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domenica 18 novembre 2018

Tv Sorrisi e Canzoni n° 51 dal 17 al 23 dicembre 1978 - "Atlas Ufo Robot Goldrake", di Paolo Cucco + 50 anni di Topolino





Questo numero di Tv Sorrisi e Canzoni con Actarus in copertina non è una novità, sul web lo si è già visto, però, considerando che i contenuti su internet hanno la brutta abitudine di non essere eterni, qualche fonte in più non credo faccia male.
E poi una copertina con Actarus che si trasforma in Goldrake fa la sua bella figura sempre   ^_^
Tra l'altro stanno uscendo proprio in questi giorni i primi cofanetti DVD/BR di "Ufo Robot Goldrake" (sono passati solo 40 anni, quasi una prima visione!), e benché sia stato anche giustamente eliminato il controverso ed errato "Atlas" dal titolo, per noi resterà sempre e comunque "Atlas Ufo Robot Goldrake", per quanto la Toei o chi per loro potrà mai fingere che non sia così:
"Atlas Ufo Robot: dal Giappone le nuove avventure spaziali di Actarus e del suo ufo robot"

In questo numero si festeggiava anche il 50esimo compleanno di Topolino, come quest'anno è il 90esimo (corsi e ricorsi storici), ma Goldrake ebbe la potenza di oscurare il diabolico topo a stelle e strisce!
Questo è un aspetto della curva di notorietà della serie robotica nipponica che non bisogna dimenticare, in quanto, in pochi mesi, Goldrake riuscì a monopolizzare l'attenzione di tutta una generazione (e qualcosa in più), tanto da relegare un articolo sul compleanno di Topolino a mero scritto riempitivo della rivista. Uno smacco che i fan adulti della Disney si sarebbero legati al dito...
Curioso l'articolo con Don Lurio e Delia Scala per la trasmissione "Che Combinazione!", che esordiva proprio domenica 17 dicembre, il cui scopo era quello di premiare gli abbonati Rai, estraendone un certo numero. Inutile dire che la mia famiglia non fu mai tra gli estratti... la parte curiosa riguarda la presenza della foto del "Libretto di iscrizione alla televisione", cioè il canone Rai.
Come di consueto non ho inserito nel post tutte le pagine della rivista, cassando le parti che a mio avviso risultano meno interessanti.





L'articolo sulla seconda parte di "Atlas Ufo Robot" è, come al solito, a firma Paolo Cucco, colui a cui, a mio avviso, si può ascrivere in toto l'invenzione della panzana dei cartoni animati giapponesi fatti al computer. Ed infatti, anche in queste poche righe, possiamo rileggere questa paolocuccata.
Per il resto l'articolo sarebbe anche preciso, con tanto di una citazione di un saggio su Topolino in cui si parlava dell'animazione giapponese, c'è una qualche anticipazione sulla nuova serie (i combattimenti in acqua), qualche giudizio di Paolo Cucco sui personaggi, peccato per quel solito finale di fake news sugli anime creati con l'auto dell'elettronica...
Scivolone anche per la notizia terroristica secondo cui, con le 26 puntate di questa seconda tranche, sarebbe terminata la serie... che a uno poi il 12 di gennaio 1979 veniva un colpo:
Goldrake torna in tv (secondi 25 episodi: 12-12-1978/ 12-01-1979), articoli di Repubblica, Corriere della sera, Stampa, l'Unità 

Ancora mi chiedo come mai usarono i bruttissimi disegni dell'album Edierre, invece che dei fotogrammi dell'anime... boh...




"La supremazia del cinema d'animazione giapponese che ha introdotto l'elettronica nel movimento"...

Lo sguuub (detto alla Biscardi) sarebbe scoprire quale fosse la fonte di Paolo Cucco, un animatore della Toei?
Un mangaka tradito?
Uno sceneggiatore licenziato?
Il programmatore del magico software che animava il movimento degli anime?


A Paolo Cucco non piacque il "La leggenda del Serpente Bianco":
recensione del DVD



Actarus e Goldrake sono nella versione anime, sugli altri stendiamo un velo pietoso... ovvio che poi gli adulti li giudicassero brutti, peccato che quelli non erano opera dei giapponesi.



3 milioni ed 800 mila erano le persone tracciate dalla Rai, perché i minori di 15 anni non venivano conteggiati. Segno di un epoca in cui i bambini non erano ancora, per poco, stati battezzati solo come consumatori.
Quindi, appioppando ad ogni maggiore di 15 anni di quei 3,8 milioni almeno 1,5 spettatori sotto i 15 anni, si arriverebbe come minimo a circa 6 milioni, per un cartone animato!




La nuova paolocuccata ci permette di scoprire che i fortunati possessori di un tv color (non io...) avrebbero potuto ammirare anche, oltre ai movimenti dei personaggi, anche i colori creati dai computer con gli occhi a mandorla.
Chissà dove le trovava queste informazioni...   ^_^





Quasi quasi ritaglio il buono sconto e vado a comprarmi l'LP di Goldrake!


Ricomincio dall'indice.





Non c'è alcun dubbio che Andreotti disonorò De Gasperi, e tutti gli italiani onesti con lui...
La notizia sul non ingresso dell'Italia nello Sme, per le dinamiche con gli altri paesi europei, ricorda un po' il presente.




Pubblicità di Natale   ^_^











In pratica con i numeri dell'abbonamento Rai ci si poteva giocare a tombola, che ideona!  ^_^
E chi non lo pagava?!
Beh... faceva tombola tutti gli anni alla faccia degli altri...





La versione verde con teda mi ricorda una delle jeep di Big Jim   :]





Scopro ora che la "Buena Vista" si chiama così dalla località in cui c'era Disney World.






Arriverà il giorno in cui la monorotaia sarà veramente quella di Guerre Stellari...   T_T




L'articolo di questo numero si conclude con un "1 continua", infatti nel numero successivo ecco la seconda parte (verso metà rivista):
TV Sorrisi e Canzoni n° 52 24-30 dicembre 1978 (Goldrake nei programmi tv e trasmissioni più viste del 1978)



Me la ricordo questa pubblicità, forse ne esisteva una anche televisiva.
Secondo me il pulcino  sarà finito grigliato ad aria calda...





I programmi locali delle Tre Venezie.
Purtroppo non le tv locali non comunicava i titoli di cartoni animati, quindi si può leggere solo un generico "cartoni animati", dalla lunghezza si può ipotizzare non fossero anime, visto che duravano quasi tutti solo 15 minuti, però erano in palinsesto anche cartoni animati da 25 minuti, chissà se erano giapponesi.
Anche per i telefilm in alcuni casi mancano i titoli. Un vero peccato...

















Spesso ci si dimentica che anche "Zum il delfino bianco" era un anime. Per giunta graficamente assai bruttino, con una sigla straniera, cioè francese (ma andava bene lo stesso), ed infine il delfino era il testimonial del Galak.
Se si fosse saputo che era un cartone animato giapponese si sarebbe scatenato il kaos  :]
Una volta tanto si vede il viso di Malaspina, a cui va il merito di aver dato una voce tanto perfetta ad Actarus, molto più bella di quella giapponese!













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