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venerdì 20 aprile 2018

"Filo diretto con..." in "Cartoni in tivù" - Le risposte dei personaggi animati giapponesi ai lettori - parte 3


Non ho il numero 70 di "Cartoni in tivù", ma dal 71 non ci sono più le due pagine di quesiti agli eroi animati, ma una sola, la seconda, mentre la prima è costituita  dalle classiche lettere alla redazione.
Non è che cambi molto, sia chiaro, tanto non erano mica gli eroi giapponesi animati a rispondere veramente alle lettere dei ragazzi e ragazze!  ^_^
Quindi, che la redazione rispondesse direttamente o indirettamente, tramite  gli alter ego nipponici, le curiosità e le informazioni che si possono leggere restano numerose.
Tipo la risposta a Michele di Monopoli, che chiedeva di comprare le video-cassette di Gundam usate dai disegnatori di "Cartoni in tivù" per ricreare i personaggi dell'anime. Intanto Michele dimostrava una lungimiranza non da poco, chissà quanto varrebbero oggi quelle "videocassette professionali", ma è una delle due motivazione del diniego a lasciare un po' sbigottiti. Infatti la redazione spiega che le video-cassette da loro utilizzate erano di proprietà della case distributrici, peccato che noi siamo a conoscenza delle problematiche legate all'acquisizione dei diritti televisivi del Gundam in Italia, che causarono la scomparsa della serie di Tomino fino agli anni 2000. In pratica la redazione di "Cartoni in tivù" non poteva vendere le video-cassette del Gundam per rispettare i diritti della casa distributrice, che non rispettò i diritti della Sunrise   :]
Nel "Cartoni in tivù" n° 75 del 05/05/1982 la redazione, a fronte di una lettere di una 15enne che esprime le proprie angosce verso i cambiamenti fisici ed emotivi che sta vivendo, apre un dibattito con i lettori sull'adolescenza.
Per quanto riguarda le lettere continua la conferma che i gusti dei giovani telespettatori e delle giovani telespettatrici non erano per forza legati ad un teorico target sessuale. Ci sono un sacco di bambine che scrivevano lettere ad eroi maschili di serie per maschi, che è diverso che mandare lettere al bel tenebroso, tipo Terence, di uno shojo.
Inoltre l'età di chi inviava le lettere era abbastanza altina, se valutata con il metro di oggi. Una ragazza di 15 anni manderebbe mai nell'aprile del 2018 una lettera alla rivista di "Detective Conan"?
E poi restano le perle dei retroscena svelati, cioè la gran parte delle volte inventati di sana pianta, dai singoli personaggi animati. Certo, non doveva essere facile rispondere a questioni personali ed amorose inerenti la serie, ma quando ci si spinge a spiegazioni pseudo scientifiche, la lettura diventa simpaticamente esilarante  :]
A quanti anni luce ammonta la "velocità superfotonica con accelerazione atomica" dello Star Crow di Jan Coogh?   ^__^




Imperdibile l'Hiroshi Shiba di Yokohama che scrive a Jan Coogh!   ^_^
Le due pagina sopra sono di "Cartoni in tivù" n° 71 del 26/03/1982



"Cartoni in tivù" n° 62 del 22/01/1982




Anna Mirandola, ergo una bambina, chiede a Ryo se preferiva pilotare il primo o il secondo Getta, bella domanda, e mitica la risposta!


"Cartoni in tivù" n° 73 del 09/04/1982






"Cartoni in tivù" n° 74 del 16/04/1982



Milko o Mirko da Cosenza fa una serie di domande specifiche ad Aran Banjo, tra cui:
"Daita(r)n 3 è uguale come statura, a Goldrake e a Trider G7, o è più alto?"

Risposta della informatissima redazione di "Cartoni in tivù":
"Il mio Daita(r)n è alto poco meno di Goldrake e un po' più di Trider.".  ^_^

Ecco, di certo il Daitarn III è "un po' più" alto del Trider G7, ma sul fatto che sia poco meno alto di Goldrake ho qualche dubbio    ^___^




Leggendo queste lettere ho scoperto che Shingo Tamai aveva un gran successo presso il pubblico femminile, come dimostra Marina Balsamo di Catania, chissà se adesso quella ex gentile bambina spacca i maroni al marito se questo poveraccio si guarda mezza partita di calcio in televisione  :]


"Cartoni in tivù" n° 75 del 05/05/1982


Le lettere alla redazione toccano un tema molto delicato: l'adolescenza.
Come ho fatto notare alcuni lettori e lettrici avevano intorno ai 15 anni, anche 16, ed in questo numero cercano di esplicitare tutti i loro dubbi su ciò che provano.
Di certo oggi è più dura crescere in questa nostra pessima società, ma qualche problematica esisteva anche ai tempi, e i "cartoni animati giapponesi", come gli anime ed i manga oggi, davano un po' di sollievo ai problemi della quotidianità.




La sorella di una lettrice 15enne chiedeva che i Superboys indossassero dei calzoncini più attillati!
Secondo me la sorella era più grande, oppure molto precoce  :]


"Cartoni in tivù" n° 76 del 19/05/1982





"Cartoni in tivù" n° 77 del 02/06/1982


La redazione dava anche qualche ghiotta anteprima televisiva.
E' qui presente addirittura una lettera di una 17enne, che si firma per esteso. Ammiro la sicurezza di se ed il coraggio  ;)





"Cartoni in tivù" n° 78 del 16/06/1982




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