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lunedì 27 novembre 2017

"Shin Godzilla" (2017) - Focus sulle tematiche secondarie



Il film sarei voluto tanto andarlo a vedere al cinema, ma questi che organizzano le serate infrasettimanali in una unica proiezione, non hanno ben capito che c'è gente che fa i turni... esistiamo anche noi... grazie della comprensione   >_<
Ergo ho dovuto aspettare l'uscita del DVD, e mi son pentito ancor di più di non averlo visto al cinema.
A dire il vero era un po' dubbioso su questo "Shin Godzilla". Dopo che alcuni anni fa (ormai tanti anni fa) vidi il film di Kyashan, ho sempre il terrore che mi aspettino otto ore di seghe mentali giapponesi all'ennesima potenza con 2 minuti di azione...  ed invece, pur non mancando le seghe mentali nipponiche, l'azione non manca, e pure le loro menate psicologiche hanno comunque un senso.
Il film di Hideaki Anno è un ottimo mix di rispetto del Godzilla originale di Ishiro Honda, incarnato dal suo vocione godzillesco e dalla presenza dei brani principali della colonna sonora di Akira Ifukube, e di modernizzazione, con una spruzzata di Evangelion, specialmente musicale  :]
Se negli anni 50, per spiegare l'apparizione di un lucertolone radioattivo, bastava la cattiva energia atomica statunitense, mentre l'energia atomica nipponica era buona e pacifica, negli anni 2010 bisognava inventarsi qualcosa di più elaborato, accompagnato da delle reazioni verosimili.
Quello che resta convincente, in un film di "mostri" (kaiju), è tutto quello che ruota attorno a Godzilla, in particolare la reazione dei politici e della burocrazia, su cui Anno si dilunga moltissimo, forse in alcuni punti un po' troppo, specialmente per un occidentale.
Anno utilizza degli onnipresenti cartelli sia per indicare il nome ed il ruolo di chi sta parlando, come i biglietti da visita usati dai giapponesi per rendere subito chiara la propria posizione nel gruppo/società, che per identificare i luoghi e in quale contesto si svolgono le riunioni e le discussioni. Il tutto rende il film molto "ufficiale", le scene sono da documentario, da inchiesta giornalistica, sono coinvolti i burocrati e i ministeri, mica Mazinga e Goldrake! 
Questa recensione non sarà sul film nella sua totalità, che è già stato recensito ampiamente e meglio di quanto potrei mai fare io, ma sulle tematiche secondarie o apparentemente secondarie:
l'importanza ed i limiti della burocrazia; il rapporto tra burocrati e politici; una spruzzata di antiamericanismo; un accenno di nazionalismo.
Metto un paio di trailers tanto per introdurre i fatti  ;)


        


         

L'andatura, il barcollare e la potenza di Shin Godzilla sono le stesse del Godzilla di Honda, e con la musica di Ifukube, mi pare di essere tornato nell'oratorio in cui vidi il primo film di Godzilla e di tutti i mostri giapponesi   ^_^


Tutto inizia con questa esplosione marina nella baia di Tokyo.



Immediatamente si attiva la burocrazia, commissioni, sottocommissioni, operation room, sottosegretari, segretari, portaborse, sale enormi piene di materiali atti a tenere sotto controllo la situazione. Proprio come in Italia...
Tutti cercano soluzioni in manuali, procedure di evacuazione, leggi e decreti, ma Godzilla non è contemplato dai regolamenti, neppure quelli nipponici!


La prima riunione si effettua nella sala dell'Organo Esecutivo.



Rando Yaguchi è il protagonista maschile del film, di certo non il solito belloccio tutto muscoli, anzi, un semplice burocrate, ma con una maggiore apertura mentale rispetto ai suoi colleghi. Uno che è capace di pensare con la propria testa, che non si fa bloccare dal rispetto della forma e delle regole del gruppo nipponico.
Anno dipinge uno spaccato della burocrazia e della politica nipponica abbastanza impietoso, di certo ben organizzati, ma incapaci di reagire di fronte a qualcosa che non era previsto dalle procedure, tipo il terremoto/maremoto con conseguente disastro nucleare di Fukushima nel 2011...


La scelta di inserire i cartelli con i nomi e ruoli, ma anche quelli con il luogo, permette, oltre che dare autorevolezza alle scene, di non ritrovarsi una serie di visi sconosciuti che dicono cose a caso. Ogni personaggio dice quello che gli compete in base al suo ruolo, e quando qualcuno parla fuori dal coro, viene bacchettato.


Durante le riunioni si fanno le più disparate ipotesi sulla natura del fenomeno marino anomalo, ma sempre cercando di evitare conflitti tra i vari gruppi, la priorità è non far perdere la faccia all'interlocutore, anche se sta sbagliando.



Ecco un esempio di bacchettatura di un burocrate che ha parlato a sproposito. Non conta che il ministro facesse una affermazione errata, conta che il suo burocrate di riferimento non l'avesse avvertito prima, evitandogli di fare brutta figura.




Il primo ed unico che ipotizza la presenza di un "mostro" è il vicecapo di gabinetto  Rando Yaguchi, il nostro eroe, che non solo viene zittito, ma appena finita la riunione viene pure cazziato dal suo capo diretto, quello che lo aveva pure proposto in quel ruolo.






Altro spostamento di sala, ma cambieranno i contenuti e le informazioni elaborate?



Hideki Akasaka, diretto superiore di Rando Yaguchi, lo rimprovera per aver parlato a sproposito davanti al primo ministro.


Altra sala riunioni.
Sovente nel film, e durante le riunioni, si parla dell'aspetto economico dei danni provocati da Godzilla, ma anche dei costi per la ricostruzione, del crollo della borsa e dello yen. In particolare il default del debito giapponese viene usato come arma per obbligare il governo giapponese a seguire i piani di altre nazioni, tra cui gli Usa.
Il potere della finanza è solo accennato, ma è presente.
Ad un certo punto viene giustificato l'uso del nucleare con la motivazione che è stata data assicurazione che tutte le nazioni del mondo aiuteranno economicamente il Giappone nella ricostruzione, ma se il Giappone non accondiscendesse...



Non mancano i dissidi tra le burocrazie dei vari ministeri. In questo caso la ministra della Difesa non concorda con l'uso immediato delle armi.


I burocrati sono messi in pessima luce da questa scena, in cui ad una richiesta generale di impegno, chiedono solo a chi ci si stia rivolgendo. Paiono come dei computer a cui non hai dato abbastanza informazioni per risolvere un problema, non sono interessati ad altro.



Ma se non sono i burocrati o i politici a poter trovare la soluzione a qualcosa di sconosciuto, dato che nel frattempo Godzilla appare, muta e si sposta sulla terraferma, chi può aiutare il Giappone?
Gli otaku!  ^_^
La prima otaku, nel senso di una figura fuori dagli schemi giapponesi, è un'anonima assistente del ministero dell'ambiente, chiamata in causa sempre da Yaguchi.


Anno non mette in cattiva luce solo i burocrati, ma anche i politici.



Altro riunione.
Tutti seduti.



Finne della riunione.
Tutti in piedi!




Ma non siamo gli unici a pensare che tutte queste riunioni formali sia inutili, ne è convinto anche Anno, ma è conscio che in Giappone sono indispensabili, benché inutili, fanno parte del processo decisionale.



Quello che mi è sembrato un tocco geniale degli autori è il Godzilla strisciante, che mi ha ricordato sia nella struttura, che nel goffo andamento, i costumi dei kaiju dagli anni 50 in poi.




In particolare l'occhio da pesce lesso, un vero finto occhio anni 50!  ^_^



A mio avviso il momento più importante del film è quando la burocrazia e la politica alzano bandiera bianca, e, non avendo più soluzioni proprie, si devono affidare agli Usa. In quel momento Anno chiama a raccolta la speranza del Giappone, coloro che non rispettano l'anzianità o le regole della società, che parlano quando dovrebbero stare zitti, che non sono bene educati:
gli otaku et similia!









E se negli anni 50 erano gli scienziati assieme all'esercito a salvare il Giappone da Godzilla, negli anni 2000 sono solo gli otaku a poterlo fare :]




Questa è la prima battuta anti-statunitense del film, è la prima volta che si parla degli Usa, ed è per informarci che hanno sottratto i campioni biologici di Godzilla.





L'atteggiamento verso gli Usa è abbastanza schizofrenico. Da una parte c'è rabbia e rassegnazione nel vedere gli americani fare i propri comodi senza considerare in alcun modo il Giappone, ma poi hanno bisogno sempre dell'alleato statunitense per avere un aiuto.



In questo punto del film appare il personaggio peggio riuscito, assolutamente inverosimile, che in confronto Godzilla è reale.
Ok, Kayoko Anne Patterson è una bella patata nippo-americana, come Alan Ford nel Gruppo TNT, "ci sta solo per quello"!


Il momento in cui il gruppo di otaku inizia a trovare una soluzione pacifica e scientifica al problema Godzilla.



Gli Usa e l'Onu vogliono nuclearizzare Tokyo per distruggere Godzilla.
Tutta questa scena in cui la nisei si commuove l'ho trovata patetica... con annesso tono commosso della voce della doppiatrice...









E' curioso come il Giappone, una nazione che non ha ancora conferito la cittadinanza giapponese ai discendenti coreani deportati in Giappone negli anni del colonialismo e militarismo, possa pensare che una nisei diventi presidente degli Usa.
Ok, è solo un film, ma è realmente ridicolo, più di un mostro radioattivo arrivato dal mare...



Non manca un accenno al militarismo, per fortuna non si inneggia all'imperatore, però i toni sono da veri patrioti nipponici.







Oltre ad essere una nisei, gli Usa dovrebbero eleggere un presidente donna?!
Da notare che in Giappone le donne non contano praticamente nulla fuori dalle mura domestiche, però vorrebbero far eleggere una donna nipponica a presidente statunitense   :]


Qui ci deve essere un errore nel doppiaggio e nei sottotitoli, come potrebbe una presidentessa nisei avere un ministro nipponico?


Nel DVD è presente un libricino con qualche info, ed un secondo disco con i contenuti extra, ma il DVD fa acquistato per il film  ;)




7 commenti:

  1. È un bellissimo film. Un riuscito mix tra il vecchio Godzilla e la filosofia pessimistica di Anno (certi punti del film sembrano presi da una puntata di Evangelion). Sicuramente la critica alla elefantiaca macchina
    burocratica giapponese è uno dei punti più riusciti del film.

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    1. Mi son fatto l'idea che la burocrazia di ogni ministero sia come un clan feudale, tutti lottano per la supremazia, ognuno è geloso del proprio potere.
      Probabilmente è una prerogativa di tutte le burocrazie del mondo, ma quella italica, tanto per far un esempio, la vedo più proiettata verso il "non-fare".
      C'è un vecchio film di Kurosawa, "Vivere", che merita di essere visto.

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  2. Mi segno il titolo. Di Kurosawa avevo visto I sette samurai ma questo mi era sfuggito.

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  3. Scusa se non sono coerente con l articolo : Ma non stai più prendendo i gonagaicollection? è da parecchio che non vedo le nuove recensioni dei modellini.....non li stai più acquistando? :-)
    Lone Wolf

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    1. Non è mica un forum, si può andare anche OT, però, invece, mi aspetterei più attenzione dai miei assidui e sparuti lettori :]
      La GNRC è finita ;)

      https://imagorecensio.blogspot.it/search/label/Go%20Nagai%20Robot%20Collection

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  4. Nooooooooo !! ma quando? così da un giorno all'altro ? ma non stava bene ? mica aveva molti anni? ......sono sempre i migliori che se ne vanno..... e chi glielo dice al mio edicolante adesso!? :-)
    Lone Wolf

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