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giovedì 30 novembre 2017

Il fantastico mondo Tatsunoko



TITOLO: Il fantastico mondo Tatsunoko
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: J-Pop
PAGINE: 212
COSTO: 29 €
ANNO: 2017
FORMATO: 26 cm x 20 cm 
REPERIBILITA': ancora reperibile a Milano   
CODICE ISBN: 9788868839765

Mi pare superfluo fare un elenco delle serie made in Tatsunoko che ho adorato da bambino e che continuo ad adorare da adulto, un po' perché sono moltissime, un po' perché saranno comuni a quasi tutti quelli che hanno vissuto l'invasione degli anime dal 1978 ai primi anni 80. Quindi questo artbook-minisaggio sulla casa di produzione dei tre fratelli Yoshida è di certo una buona pubblicazione, specialmente in viste dei regali natalizi. Lo definisco un artbook-mini saggio perché le immagini la fanno da padrone, belle immagini, mentre la parte di analisi è abbastanza limitata. Sinceramente mi sarei aspettato qualche pagina in più di approfondimento, a dire il vero me ne aspettavo molte di più, vista la storia della Tatsunoko. Probabilmente aver scelto di pubblicare un libro con contributi di più autori, forse troppi e non tutti con qualcosa da dire sulla casa di produzione giapponese, ha impedito di svolgere una analisi ben strutturata ed esauriente. La J-Pop si è un po' accontentata di fare un cadeau ai fan, puntando tutto sulle immagini e poco sullo scritto. Non ho ben capito la scelta di inserire dei contributi inerenti ricordi personali sulla Tatsunoko di alcuni personaggi più o meno noti a noi appassionati. Mi rendo conto che farò la solita figura dell'antipatico, ma non sono rimasto molto colpito dai contributi mnemonici di Francesca Scotti, Giorgia Vecchini, Mauro Visinoni, Matteo Ostolani, Werther Dell'Edera, Emanuele Ercolani, Fabrizio Modina, Giacomo Moro. Perché non mettere anche i ricordi di un idraulico, di un impiegato del catasto, di qualche operaio o di un funzionario di pubblica sicurezza?
Il capitolo sulle "Time Bokan" è ad opera di Fabio Erba, che di certo avrebbe avuto molto più da dire rispetto a delle brevissime sinossi. 
Lo scrivo con tutto il rispetto possibile, ma la scelta di inserire queste testimonianze personali poteva andare bene se accompagnata da una esauriente analisi sulla Tatsunoko, non in sua sostituzione.
A mio avviso si sarebbe dovuto lasciare più spazio al capitolo introduttivo “Storia di una famiglia che non dorme mai”, che resta il più interessante del libro, seppur assai breve (solo 13 pagine). Oppure si poteva rendere più corposa la parte scritta inerente ogni serie, che nel formato presente nel libro si limita ad una scheda più una breve sinossi, esageratamente breve (tranne due o tre anime).
Considerando le ben 212 pagine del libro, mi è parsa una piccola occasione persa per raccontarci il più possibile sulla Tatsunoko, probabilmente bisogna prendere questo libro come un omaggio ad immagini sulla casa di produzione nipponica del cavalluccio marino.
Approssimativamente la parte scritta ammonterà ad una quarantina di pagina, stando larghi, e mettendo assieme tutti i trafiletti delle schede, da considerare che, anche dove c'è una parte scritta più ampia, sono presenti sempre molte immagini.
Dall'indice ognuno/a si potrà fare una idea del contenuto del libro.



Come si può vedere le schede sulle singole serie sono un pelino all'osso.







5 commenti:

  1. Segnalazione molto interessante.

    Peccato che il risultato da quello che dici tu sia più simile un book fotografico che a un saggio vero e proprio sulla Tatsunoko. Se lo trovo in libreria gli darò un'occhiata.

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  2. Più o meno le stesse cose che ho scritto nella mia recensione su Amazon. Ricerca iconografica e confezione editoriale eccellente, contenuti un po' deludenti perché avrei voluto degli approfondimenti sulle varie serie mentre ci si è limitati a delle schede molto succinte.

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    1. Lo spazio disponibile c'era, peccato che si sia scelto di usarlo per informarci sui ricordi inerenti la Tatsunoko.
      Quello che mi resta oscura è la logica editoriale dietro a certe scelte.
      Le persone che in Italia conoscono il nome "Tatsunoko" non credo siano milioni. Probabilmente si può ipotizzare che siano al contempo interessate all'animazione nipponica, ergo ben disposte a leggersi una trentin di pagine di storia o analisi sulla Tatsunoko, ed invece alla Jpop ci metteno dentro le testimonianze italiche del passato >_<
      Non so, non ci arrivo proprio.

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  3. Tolti gli interventi italina che sono un plus, in relatà il libro è l'esatta traduzione completa di quello giapponese, che ha una doversa cover.

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    1. Grazie dell'info.
      Comunque un peccato, più che un plus mi è parso un semi minus :]

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