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venerdì 26 agosto 2016

"Grand Prix" - Mattel (fine anni 70/primi anni 80)



Questo è un gioco in scatola veramente di nicchia, penso lo si conosca veramente in pochi (forse solo io ed un mio amico), è così elitario che non mi è stato possibile neppure risalire alla data di messa in vendita. Non è citato in nessuno dei miei cataloghi di giocattoli, neanche in quelli della stessa Mattel(!), e sul web non ci sono informazioni, infine il "Dizionario dei giochi di società" lo data come anni 70, ma a mio avviso potrebbe essere anche dei primi anni 80. Purtroppo neppure io rammento bene quando ne venni in possesso, mi pare che fui spinto all'acquisto (cioè, spinsi i miei genitori all'acquisto...) influenzato dall'omonimo anime, il mitico "Grand Prix e il campionissimo", il cui sfigatissimo protagonista Takaya Todoroki non vinceva una gara neanche per sbaglio  >_<
Non sono riuscito a scoprire la data di pubblicazione del gioco, però, ho appreso con grande sorpresa che "Grand Prix" fu una riedizione di un gioco in scatola della Mattel, addirittura del 1968:
"Hot Wheels Wipe Out Race Game"

Ma, alla fine, il gioco era bello?
Si, pur essendo molto elementare era assai giocabile. Comunque io ne ho dei bei ricordi.
Oltre all'omonimo cartone animato giapponese, anche l'illustrazione ( il cui autore fu Giorgio Mizzi) sulla confezione attirava il bambino, con una bella Ferrari che si appresta ad affrontare una curva sotto una piogga battente (mi ricorda un po' la prima puntata di Jeeg).
La confezione non contiene tantissimi pezzi, però potevi cambiare le marce alla tua auto, e questa attività già rendeva attraente il gioco.
Ovviamente la scelta della colonna sonora era obbligata!   ^_^


             


Oltre al bel tabellone di gioco, l'altro pezzo che mi attirava molto era la roulette a forma di pneumatico, che poi era l'altro ed unico pezzo presente.
Si può ben vedere che non ci fossero molti pezzi nella confezione, però erano tutti in tema con le gare automobilistiche, era un gioco coerente  :]
Il fatto che ci fossero anche delle automobiline non è per nulla scontato, in altri giochi in scatola che ho recensito i produttori se la cavarono con le classiche sciatte pedine colorate...
Come si potrà vedere dal link sopra il gioco statunitense del 1968 conteneva quasi i medesimi pezzi.


Anche il regolamento non è che fosse tanto complesso, ma non sempre delle regole complicate fanno un bel gioco (non se qualcuno/a ha mai giocato ad Arkham Horror...).
Peccato che, come spesso faceva la Mattel, le regole siano stampate all'interno del coperchio della confezione.









Il gioco non lo si poteva di certo considerare simulativo, visto che si poteva sorpassare solo in prima e seconda!  :]





Quello col casco potrebbe anche sembrare Takaya Todoroki, mentre quello che solleva la coppa del vincitore di certo none era lui, visto che non arriva mai primo, e spesso manco tagliava il traguardo...



Queste erano proprio una figata, anche se talvolta sorgevano delle constestazioni in quanto la manopola scendeva da sola, cambiando la marcia.





La roulette era proprio fatta bene, di solito nei giochi in scatola c'erano solo roulette fatte con un cartoncino ed una lancetta in plalstica, questa era proprio possente.



Ai tempi non credo di aver più di tanto fatto caso alle scritte presenti sul pneumatico-roulette, però è grazie a queste diciture che sono risalito al gioco originale.


Ovviamente la Mattel italiana utilizzò gli stampi originali statunitensi, chissà se utilizzarono del materiale avanzato nei loro magazzini e prodotto nel 1968, oppure fecero ristampare di nuovo tutti i pezzi del gioco.
Non si legge benissimo, ma penso che quello sotto l'anno sia lo stabilimento in cui vennero stampati i pezzi, benché oggi al nome corrisponda solo una cittadina californiana:
Hawthorne (California)





Gli Imprevisti erano solo sfighe, praticamamente Takaya Todoroki ne pescava un paio a puntata  >_<


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