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venerdì 25 settembre 2015

Diritto e giustizia in Italia e Giappone: problemi attuali e riforme



TITOLO: Diritto e giustizia in Italia e Giappone: problemi attuali e riforme
AUTORE: autori vari
CASA EDITRICE: Cafoscarina
PAGINE: 137
COSTO: 14 €
ANNO: 2015
FORMATO: 24 cm X 17 cm
REPERIBILITA': Ancora presente nelle librerie di Milano
CODICE ISBN: 9788875433772

Nella breve prefazione il curatore tocca due argomenti che ritengo giusto commentare dal mio punto di vista di semplice lettore interessato alla società giapponese. Il primo riguarda l'interesse dei giovani giuristi italiani verso il sistema giuridico giapponese. Forse questi “giovani giuristi”, a differenza dei colleghi più anziani, si sono avvicinati allo studio del sistema nipponico da un iniziale interesse verso anime a manga? Sarebbe un aspetto curioso da approfondire, si passerebbe da Goldrake agli studi comparati, alla faccia di quegli adulti che negli ani 70 e 80 consideravano diseducativi i “cartoni animati giapponesi”.
Il secondo punto riguarda il collegamento con la precedente pubblicazione di Cafoscrina del 2011 ( link ), di cui questo libro è la prosecuzione, a detta dello stesso curatore. Peccato che il saggio del 2011 era scritto tutto in italiano...questo no... delle 137 pagine totali ben 71 sono in ideogrammi giapponesi...
“Giappone, un diritto originale alla prova della globalizzazione” forse non lo avrò capito tutto, mancandomi le basi giuridiche, ma almeno l'ho potuto leggere.
Mentre "Diritto e giustizia in Italia e Giappone: problemi attuali e riforme" sarebbe un libro bilingue, ma io ho sempre pensato che il bilinguismo consistesse nella doppia versione in due lingue di un medesimo scritto. In questo caso si sono limitati ad un breve riassuntino di massimo 10 righe alla fine del contributo. Fatto che ha aumentato la mia rabbia, visto che, nonostante abbia pagato il libro per intero, mi è stata negata la possibilità di leggerne parti interessanti.
Forse alla Cafoscarina non hanno più traduttori in italiano dal giapponese?!
Avrei anche speso 20 euro per poterlo leggere tutto, mentre mi secca assai averne spesi 14 per leggerne la metà.
Passo quindi direttamente al quinto contributo di Giorgio Colombo, il primo leggibile da un italiano che non conosce il giapponese(...), sulle leggi per la risoluzione amichevole delle dispute legali. L'autore inizia con una breve, ma interessante, panoramica numerica, mettendo a confronto i dati di Italia e Giappone in merito a numero di procedimenti, numero di giudici, numero di avvocati, in rapporto alla popolazione e ai rispettivi PIL nazionali.
Viene più volte ribadito che è difficile comparare i due sistemi conciliativi, ma che comunque ci sono alcuni punti in cui convergono, per esempio l'inefficacia finale delle due legislazioni. Tutta l'analisi è scritta in maniera più che comprensibile.
Nel sesto contributo Takeshi Matsuda motiva il perché in Giappone si dovrebbe studiare il sistema giuridico italiano. Sinceramente non avrei mai pensato che il nostro (volutamente) disastrato sistema giudiziario potesse tornare utile a qualche studioso, tranne che come esempio negativo...
Andrea Ortolani, nel settimo intervento, analizza i due sistemi per il risarcimento del danno ambientale. Visto che sia l'Italia che il Giappone (Tepco docet) hanno subito gravi disastri ambientali causati dall'industria, l'analisi resta interessante.
Sull'argomento trattato da Masaki Sakuramoto non scrivo nulla, non ho capito neppure il titolo...

L'indice del libro.






Visto che i primi quattro interventi non sono leggibili, inserisco direttamente il riassuntino della casa editrice, che mi è costato la metà del prezzo del libro... grazie ancora...
Ecco cosa non ho potuto leggere...



 Questo lo avrei letto con estremo interesse e piacere.





Anche questo è un tema che avrei voluto leggere.



  
La quarta di copertina.

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