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giovedì 20 agosto 2015

"I genitori di Imola VS Goldrake e Mazinga" episodio V - 5 articoli su "Il Messaggero" 10 aprile 1980 (intervista a Nicoletta Artom e Silverio Corvisieri)



Oh, come?
Storditi a chi?!
Non so perchè ma mi sento chiamato in causa...  :]
No, vabbè... solo perchè dopo 35 anni sto ancora a parlare di queste cose non è che dimostri che io sia diventato stordito a causa dei cartoni animati giapponesi, no? O_o
Comunque un grazie al giornalista Roberto Pesenti per il simpatico titolo...
E' questo il quinto post (e ne farò anche un sesto) che dedico al clamore scaturito dalla lettera di protesta dei 600 genitori di Imola contro gli anime, le puntate precedenti:
parte 1parte 2parte 3; parte 4

Questo articolo è conseguente a quello del 9 aprile 1980 (cioè del giorno prima) sempre su "Il Messaggero" (link sopra "parte 4"), prosegue quel discorso (ri)dando la parola ai genitori, come se non l'avesero avuta già nel primo articolo. Come nel numero del 9 aprile, anche in questo caso un'intera pagina è occupata da Goldrake e Mazinga, ma oltre alle opinioni di genitori ed esperti c'è un'interessante intervista (ad opera di un giovane Marcello Sorge) a Nicoletta Artom, la madrina italiana di Goldrake.
Non che la Artom dica cose diverse da quelle dell'articolo su TV Sorrisi e Canzoni n° 50 dal 16 al 22 dicembre 1979 ("Chi ha paura di Goldrake Cattivo?"), aggiunge solo qualche rivelazione su come acquistò la serie di "Atlas Ufo Robot".




Ovviamente l'opinione pro "cartoni animati giapponesi" non poteva restare senza oppositori, quindi viene inserita una simpatica colonnina di fianco all'intervista alla Artom, in cui l'on. Silverio Corvisieri smonta in poche righe ciò che la Artom aveva provato ad argomentare in due misere colonne.
Il quarto articolo è un'intervista di Pietro Trivelli al neuropsichiatra infantile Giovanni Bollea, che alla fine non è poi tanto negativo sugli anime.




L'ultimo intervento è della giornalista Rina Goren, ed incentrato sui contenuti e gli ascolti dei programmi delle tv private statunitensi. Anche questo non è particolarmente apocalittico.
Ricomincio dal primo articolo, quello in cui ci davano degli storditi...




Sinceramente è anche comprensibile che quei genitori fossero rimasti un po' interdetti dalla grandinata di anime robotici (e non solo) che imperversava sulle tv private (e non solo), la colpa che ebbero, a mio avviso, fu solo quella di non capire proprio che il messaggio di quei supereroi (ma non solo) nipponici non era negativo.
Due di quei genitori spiegano la genesi di quella lettera.





Un po' in ritardo, ma volevo tranquillizzare i due genitori di Imola, non sono cresciuto senza senso critico, anzi, per alcuni ne ho sempre avuto troppo... e non ho mai seguito la filosofia della batteria di polli da mangime...




Tocca a Nicoletta Artom, che Sorgi ci informa essere stata lei a chiedere l'intervista. Nell'articolo è presente anche la testimonianza del dirigente Rai Mario Carpitella.




Come ho già accennato sopra la difesa di Goldrake è la medesima già argomentata per Tv Sorrisi e Canzoni.
Dato che il fastidioso watermark mi pare renda poco leggibile un parola, riporto per intero la riga:
"una ragazza magra e scattante".





La Artom vide Goldrake nel 1977 al Mifed (Mostra internazionale di film e documentari), nessuno lo voleva, e lei lo propose alla Rai in quanto lo trovò totalmente innovativo.




Però Goldrake non andò in ona nel marzo 1977, ma nell'aprile del 1978.
Lapsus della Artom o errore di Sorgi?




Ed eccolo il nostro torquemada proletario contro Goldrake!
E pensare che di tutta la sua attività parlamentare, a distanza di più di tre decenni, ci si ricorda di lui solo per una interpellanza parlamentare contro Goldrake che probabilmente non ha neppure fatto:
Goldrake e Mazinga citati in Parlamento - febbraio 1981

C'è da dire che il giornalista (immagino Sorge), ribadisce il fatto dell'interpellanza parlamentare, senza che Corvisieri lo smentisca.
Sul fatto che ci fosse crisi di idee siamo concordi, magari non era colpa di Goldrake...





Tocca al neuropsichiatra infantile, che stila una serie di regoline, più che condivisibili, per utilizzare più saggiamente la tv.






Per fortuna la regola 1 a casa mia non era applicata!!!!  ^_^
Che poi lo voglio vedere un povero cristo di undicenne che non può vedersi l'ultima puntata de Il Grande Mazinga perchè lo stesso giorno aveva visto una puntata del Gaiking, superando il minutaggio giornaliero consentito...






Obbiettivamente se una cosa era capitata negli Usa era prevedibile ricapitasse in Italia, sempre e solo se negativa, ovviamente.




2 commenti:

  1. Molto bello, differisce un po dalle dichiarazioni di Huchez riguardo il "nessuno lo voleva", interessanti punti di vista :-)

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    1. Grazie, purtroppo tanti testimoni o sono invecchiati oppure...

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