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domenica 12 ottobre 2014

Ken Falco e il Superbolide - Machine Hayabusa - Cofanetto DVD Yamato Video


Oltre alle serie più note, che sono entrate nel cuore un po' di tutti gli ex bambini, esistono cartoni che esercitano un fascino particolare pur non essendo particolarmente famose o citate, personalmente Ken Falco è una di queste, anche grazie alla splendida sigla dei Superobots!
Fu in assoluto tra le prime serie che vidi da bambino, e a Milano veniva trasmessa da Antenna Nord, successivamente fagocitata dalla Fininvest quando aveva già cambiato nome in Italia 1.
Se la serie “Ken Falco e il Superbolide” fosse un videogame non sarebbe di certo un gioco di simulazione come "Gran Turismo", ma piuttosto un arcade alla Micromachines V3. A differenza per esempio di “Grand Prix”, che si sforza di essere il più realistico possibile, “Ken Falco e il Superbolide” è tanto surreale quanto spietato. Oltre alle manovre automobilistiche che vanno ben oltre i limiti della legge di gravità, della fisica e del buon senso, non si contano i veicoli distrutti con relativi deceduti. 
In questa serie arrivare al traguardo per primi non significa solo aver vinto una gara, ma il più delle volte è l’unico modo per sopravvivere! 
Nella prima puntata ho contato ben sei incidenti probabilmente mortali, viste le relative esplosioni di auto, nei primi due o tre minuti. Si potrebbe obbiettare che gli incidenti nelle corse automobilistiche possono capitare, se non fosse che qui abbondano auto con rostri, tenaglie accuminate, mine terrestri, bombe terremoto e non mancano neppure le onde sonore ipnotiche.
La serie meriterebbe una recensione super dettagliata (qui mi limiterò alle puntate presenti nel primo DVD), benché lo sforzo sarebbe mostruoso, infatti ogni puntata contiene scene che vanno ben oltre l'immaginazione umana, divertentissime e surreali, piene di enfasi, capaci veramente di farti tornare bambino, a patto di mettere da parte per soli 20 minuti il senso critico.
Basta pensare ad una delle scene che fin da bambino mi sorprese, e su cui mi dilungherò più sotto, l'esplosione di un bob singolo! Che manco esiste come sport invernale!
Un amico mi ha fatto notare che lo sport praticato da Uragano Harry è lo skeleton.



Il cofanetto Yamato Video costa in pre-order 42,50€ (50€ a prezzo pieno), contiene 4 DVD e un booklet di 39 pagine. Le tracce audio sono due: quella col vecchio dopiaggio italico (con Tony Fusaro/Ken Hayabusa!) e quella in giapponese.
La cosa interessante è che i sottotitoli non sono la riproposizione del doppiaggio italiano del 1979 (come talvolta capita nei prodotti Yamato Video e non solo), ma la traduzione dei dialoghi originali giapponesi. Questo permette di capire meglio alcuni punti della serie in cui il dopiaggio nostrano fece un po' di confusione oppure commise qualche errore, tipo quando nella terza puntata danno per morta da 5 anni la madre di Kamikaze, per poi vederla viva e vegeta nella nona puntata (ne mostrerò vari fermo immagine più sotto).
Non che il poter leggere i veri dialoghi sveli chissà cosa, però permette di apprezzare un minimo di senso logico nella storia.: ok, è un cartone per bambini, nonostante questo, però, i dialoghi avevano un senso!
Come in tanti altri anime viene esaltato lo spirito gruppo (in ottemperanza al proverbio giapponese "Il chiodo che sporge viene preso a martellate"), infatti Ken inizialmente si comporterà in modo molto egoistico ed egocentrico, ma, ben presto, comprenderà quanto sia importante il gioco di squadra, dato che spesso gli altri membri del team Saionji sacrificano le proprie auto per far vincere Hayabusa.
La scuderia Sayongi si scontrerà in ogni gara con una misteriosa organizzazione che cerca di prendere il controllo di tutto il settore delle gare automobilistiche: la Black Shadow. 
Al comando della Black Shadow, chiamata anche Ambaver, c’è l’efferato Ayab Modil Dick (alias Berny Cramer) che veste un’armatura medioevale con tanto di maschera di ferro. Nella Black Shadow errare non è consentito, e l’errore costa sempre la vita. Degno vice di Ayab è il Barone Nero, che non si farà scrupolo di uccidere persino i suoi piloti pur di sconfiggere la scuderia Sayongi. Per chiudere in bellezza le automobili della Black Shadow sono progettate dal Dottor Mefist. 
Durante la serie si susseguiranno molti piloti della Black Shadow, quasi tutti ben caratterizzati e con nomi molto evocativi:
Jack la Spada;
Romi Anthoit, una ragazza che s’innamorerà di Ken;
Uragano Harry, alias Harry Jerome, amico di Muzu;
Jackel;
Killer Kid;
Rose Kelly, detto Kelly la rosa;
Falco Portentoso;
Haller Shall;
Will Play;
Tony Lucente, che è in realtà un giornalista infiltratosi nella Black Shadow;
I Fratelli Gailer, chiamati il Duo Infernale;
I Fratelli Kaiser e Igo Di Wolf.
Per ultimo l’avversario che, non solo è il meglio caratterizzato, ma darà più filo da torcere a Ken: 
Riù Stella Cadente. 
Nel momento in cui sarà affidata a Riù l’auto che può effettuare il “Quick Covering Wheels” (altra fantasmagorica e geniale invenzione di questo anime!), per Ken sarà arrivato il momento di assaggiare molta polvere. Saranno i duelli tra i due a far nascere tra loro una stima reciproca e una forte amicizia.
Nell’ultima puntata i nostri eroi percorreranno un circuito che partendo da Montecarlo li porterà dritti dritti in Piazza del Duomo a Milano! 

Le facce esterne del cofanetto.






L'interno col primo DVD e il booklet.


Il booklet contiene i disegni preparatori di gran parte dei personaggi e dei mezzi, purtroppo il suo piccolo formato (17 cm X 12 cm) non permette di apprezzarli molto. In coda al booklet le sinossi delle puntate, scritte in carattere microscopico.






Le brevi recensioni delle prime sei puntate avverranno prevalentemente con schermate prese da questi DVD Yamato Video, principalmente perché gran parte delle evoluzioni dell'anime vanno viste, leggendole soltanto si potrebbe essere scettici...
Benché tutti li conoscano mi pare giusto introdurre i nostri eroi e le loro auto.













Il fatto di essere un injegneeeer non depone molto a suo favore, però il look è figo.



Il cattivo dei cattivi nelle prime due puntate non viene mostrato, se non di spalle o con un'ombra nera addosso, solo nella terza fa la sua comparsa: Ayab Modil Dick






L'anime contiene delle inquadrature molto belle, assai cinematografiche, oltre ad alcune trovate che mi son parse geniali, tipo quella sotto in cui si vede Ken ripreso da dietro il tachimetro!



Nella prima puntata ecco quali espedienti sono usati dalla Black Shadow, e quali le geniali contromosse dei piloti del team Saionji!
Della schiuma oscurante sul parabrezza della Gantetsu, ma per fortuna le auto di Saionji erano dotate di telecamere già 40 anni fa!




 Poi tocca ad una quisquilia come le mine terrestri...


 Ne fa le spese il povero Kamikaze, che in onore del suo cognome ci finisce diretto sopra.






La potente eslposione scaglia l'auto del ragazzo a svariati metri di altezza.


Per fortuna la Machine Kamikaze è dotata di rotori! 




Ma il pnenumatico è intatto!
Era in kevlar? In cemento armato, in diamante? Misteri del team Saionji...


Al medesimo vile trucco Ken Hayabusa reagisce in maniera assai differente, colpisce con le ruote le mine e le fa volare via contro il pilota della Black Shadow!






"Jack la spada" usa i rostri contro Ken.


E dall'altro lato c'è la lava del vulcano!
Ma Ken frena con la turbina e poi riaccellera (che avrà subito una decellerazione e riaccellerazione di una decina di giga da sputare il cervello...), facendo finire Jack nella lava.




In questa prima puntata c'è una seconda gara ambientata nel deserto. Persa la prima la Black Shadow ci riprova affidando a "Jack la spada" una seconda auto, armata di un missile che crea vortici nella sabbia, ma il V2 della Machine Hayabusa gli fa un baffo una buca nella sabbia!





Jack ci riprova con le onde sonore ipnotiche.



Ken s'abbiocca e finisce dritto contro la parete di una collina rocciosa, si schianta?



Ovviamente no, la scala.


Ci guida sopra, un pelino inclinato.


Ma proprio un pelino.



Poi prende lo slancio e vola via.



E quando scrivo "vola via" intendo proprio volare!





Questa è la reazione di Jack, sarebbe anche la nostra, quando vede Ken, dato per spacciato, sorpassarlo da sopra.
E questa era solo la prima punata!






Troppo arduo spiegare il perché, ma ad un certo punto della seconda punata il team Saionji si ritrova a dover affrontare delle salite in retromarcia (sono prove speciali della gara sul nostro Monte Bianco), questa sotto è l'esempio della salita...



In un tunnel Ken e Romi Anthoit respirano un gas venefico, la ragazza risolve il problema dell'annebbiamento della vista togliendosi il casco per lasciare il viso esposto al vento, Ken usa metodi un po' più da samurai, si conficca nella coscia un cacciavite... spero non arrugginito.




Nella terza puntata c'è il dialogo italiano in cui Yamato rivela che la madre di Kamikaze (che è triste perché gli è stato vietato di partecipare alla gara) è morta 5 anni prima, sotto il vero dialogo giapponese.





Nella quarta puntata fa la sua comparsa la mitica scena dell'esplosione di un bob!
Come si può leggere Uragano Harry (alias Harry Jerome) è proprio definito bobsleigh, cioè pilota di bob, lo sport invernale olimpico che di solito è previsto a 2 o a 4, non singolo.
Uno sport più rassomogliante al mezzo che si può vedere poco più sotto sarebbe lo skeleton, però resta il mistero del perché Uragano Harry venga identificato come bobsleigh.
In entrambi i casi le gare a due o più piloti contemporaneamente sono una variante nuova, senza contare che anche la slitta dello skeleton è praticamente ignifuga...


Mettendo da parte le polemiche sportive, ecco come Uragano Harry sorpassa chi lo precede.




Il poveraccio finisce come al solito a qualche centinaio di metri fuori della pista, per sfiga pure contro una roccia, ma questo non basta agli sceneggiatori della Toei Animation.




Una volta sfracellatosi contro la roccia il suo bob/slitta esplode!
Ma quale combustile sarà mai presente in un bob/slitta?!
Altro mistero.




Nella quinta puntata la Black Shadow ha comprato l'intero terreno di un circuito (solo 2500 metri quadrati), ambientato nella citta di Agnaria City (sotto la cartina della ridente città).
Piccolo particolare: la citta è stata riempita di dinamite e di mezzi per la movimentazione terra che si muovo automaticamente, tutte queste trappole sono azionate da una scimmia!
La cosa scompisciante, in una puntata già esilarante, è che quando Sakura annuncia la sfida della Black Shadow Ken rifiuta perché il circuito è noioso, ma quando gli dice che c'è la dinamite, le ruspe e la scimmia che aziona il tutto cambia subito idea!




Questo sotto è il circuito in cui Ken e gli altri piloti del team si allenano per la gara ad Agnaria City nella base di Saionji, io un circuito così non riuscivo ad immaginarlo neanche da bambino...



La sesta punta del primo DVD è un po' in tono minore, macchine roteano in strada e Ken che sfonda la parete di un tunnel mantenendo la macchina intonsa, non meritano immagini.
Trovo che sia obblogatorio fare un salto avanti (termine mai coasì appropriato) per illustrare la figura di Riu Stella Cadente, il personaggio della Black Shadow meglio riuscito.
In questa esposizione della figura di Riu Stella Cadente non illustrerò la tecnica “Quick Covering Wheels”, per il quale avrei dovuto inserie altre millemila schermate.





Ad un certo punto la strada è ostruita dalle rocce, Ken procede lentamente, perdendo il vantaggio su Riu, che lo sorpassa saltando e rimbalzando sulle rocce!
E' la prima sconfitta di Ken!




Nella puntata successiva Ken non la prende troppo bene, ci perde letteralmente il sonno, quale tecnica può inventarsi per battere la guida con salto di Riu?
Solo con la mitica guida su due ruote!



Qui il preciso istante in cui Ken, grazie alla sua guida su due ruote, supera Riu.



Ma la Black Shadow è diabolica, dato che Ken può alzare solo la parte sinistra dell'auto predispongono un tracciato in cui la sua tecnica è inapplicabile.




E cosa ti inventa quel genio di Ken Hayabusa?
La trovata che penso sia restata nell'immaginario di tutti i bambini che la videro, anche di quelli che in seguito non si sono mai più interessati di animazione giapponese: la guida su due ruote in retromarcia!!!!!






Vado direttamente all'ultima puntata, non per spoilerarne il finale, ma per ricordare ai pochi che non lo ricordano che la gara fa tappa a Milano, in piena piazza del Duomo!







Tutte le volte che cammino sul sagrato del Duomo mi commuovo nel pensare che Ken Hayabusa è passato da qui T_T




P.S.
Frazioni di questa recensioni potrebbero essere lette su un sito che contiene varie recensioni di anime, ci tengo a precisare che non le ho copiate, ma quella del sito è farina del mio sacco, risalente ad una stra passata collaborazione. Solo che l'amministratore di quel sito non aveva l'abitudine di specificare che le rece non erano tutte sue.

4 commenti:

  1. Bel Packing non c'è che dire.
    Io la serie purtroppo la persi all'epoca. Però sapevo che esistesse perchè nella spasmodica ricerca di canali nuovi nella sintonizzazione (manuale) della tv incappai in una tv del nord (leggi dalle parti di Lecce città) che lo trasmetteva ma il segnale era disturbatissimo!!! Ricevere il segnale così significava che in condizioni migliori l'avrei potuto seguire. Le condizioni migliori sarebbero state non vivere in una casa in collina schermato dalle altre case che erano più in alto di noi!
    Il cartone mi sarebbe piaciuto più di Gran Prix che ho seguito, perchè a parte le gare automobilistiche è una serie che si spinge più sul fantascientifico robotico che imperversava in quegli anni. Basta vedere le forme improbabili delle auto o le pittoresche tute dei piloti!!!

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    1. Ti consiglio di vederlo, anche se penso che dalla mia rece si sia capito che mi piace ancora :]

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  2. nella puntata che corre contro ryu stella cadente e perde ken, dove è la gara in india?

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    1. Non so dirti di preciso, dovrei andare a vedermi la puntata. Comunque mi pare proprio che non ci sia neppure una puntata ambientata in India.

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