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lunedì 6 gennaio 2014

Anna dai capelli rossi - Clementoni 1980



Di giochi in scatola coi personaggi dei cartoni animati giapponesi ne furono creati a bizzeffe, quindi non mi azzardo ad affermare che questo sia rarissimo o anche solo raro, personalmente non l'avevo mai visto alle fiere del giocattolo usato, di certo quello che rende questa confezione di valore è che è intonsa, nuova di pacca!
Addirittura le ghirlande sono ancora fustellate e i segnalini, assieme agli altri pezzi del gioco, sono nella bustina!

                              


Le foto e il video li ho effettuati in trasferta, a casa della proprietaria del gioco (di nuovo grazie Susy!!  ^_^), che lo reperì ad una fiera, ergo nessuno di noi ci ha mai giocato, cosa che non ci permette di valutarne la giocabilità. Devo dire che leggendo le spiegazioni mi è parso di intuire che non fosse un brutto gioco, ci sono alcune trovate che lo rendono non banale. Intanto lo scopo ultimo non è solo arrivare in chiesa, cosa che di per sè dovrebbe disincentivarne la partecipazione(...), ma anche completare la ghirlanda di fiori. Raccogliere i fiori durante il tragitto non è automatico, in quanto è legata alla condizione che il vaso si incastri con la carta estratta nel riquadro apposito (pagine 11 e 12 delle spiegazioni).
Bella l'idea di legare il gioco ad una delle vicende più divertenti (drammatica per Anna) dell'anime, il colore dei capelli di Anna: rossi, verdi o neri?
Inoltre il gioco contiene una buone dose di bastardaggine, dote indispensabile per un bel gioco. Infatti giunti al ponte ci si deve arrestare, e lo si può superare solo con un giro di roulette, solo se la lancetta finirà sul nero lo si potrà attraversare. Col rosso si dovrà riprovare il turno successivo, ma col verde si dovrà retrocedere di ben 13 caselle. Immagino le imprecazioni delle educate bimbe che ci giocarono...
Un'altra regola che mi è sembra particolarmente azzeccata, e che incrementa di molto le qualità strategiche del gioco, è quella che affida alla giocatrice precedente la decisione di quante caselle si potrà muovere quella successiva. Infatti il valore numerico della carta che la giocatrice scarterà a fine turno determinerà lo spostamento della giocatrice succesiva (pagine 9 e 10 delle spiegazioni), ergo la giocatrice dovrà valutare attentamente dove finirà l'avversaria, una regola abbastanza carogna.
Da bambino questo gioco non lo avrei neppure considerato, e purtroppo nessuna delle compagne di gioco in cortile lo aveva, direi un vero peccato.

Il tabellone del gioco, la partenza avviene dalla casa dal tetto verde, e termina in chiesa, in mezzo la casella tricolore per l'attraversamento del ponte.




Le ghirlande intonse, a pagina 4 delle spiegazioni è illustrato come staccarle correttamente dal cartone.





La parte della confezione con la roulette, ovviamente manca la lancetta (che è nella bustina di plastica), in quanto il gioco non è stato mai montato. La parte esterna della roulette è per il movimento (1-2-4), quella interna per determinare il colore dei capelli di Anna (N-R-V).




Questa parte della confezione è quella che permette di determinare su un fiore è stato raccolto, pagina 11 e 12 delle spiegazioni.




Le due sezioni assieme.




Le carte per il movimento.








Le carte per determinare, assieme alla roulette, il colore dei capelli di Anna.




Il sacchettino coi 4 segnalini, il vaso col fiore, e la lancetta della roulette, anche le graffette sono vintage!!!






La copertina delle manuale delle spiegazioni, con le successive pagine.



























P.S.
Ovviamente se qualcuna fosse interessata all'acquisto del gioco posso fare tranquillamente da ricettatore... ehm... mediatore, volevo scrivere mediatore :]



1 commento:

  1. gioco carino e non banale ...interessante la regola della carta scartata che regola il movimento dell'avversario

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